Quando si usano le scarpe antinfortunistiche? Ecco cosa dice la legge

L’oggetto della nostra guida odierna è un argomento particolarmente importante all’interno dell’ambito lavorativo. Tratteremo, infatti, di sicurezza sul lavoro e, nella fattispecie, di calzature antinfortunistiche. Facendo un passo indietro, possiamo affermare che al giorno d’oggi la sicurezza in ambito lavorativo rappresenta una tematica prioritaria nella stragrande maggioranza dei settori e, nella fattispecie, in quelli logoranti e potenzialmente rischiosi.

Si pensi ad ambiti come quelli dell’industria pesante e della manifattura, dove l’organico deve essere altamente formato e consapevole in merito ad ogni dinamica relativa al contesto all’interno del quale lavorano. Ovviamente, questo non basta: in settori del genere i lavoratori devono tutelarsi ed essere tutelati dai dispositivi di protezione individuale in grado di prevenire il rischio infortuni, da una parte, e limitare i danni in caso di dinamiche avverse dall’altra.

Ad oggi, l’uso di questo tipo di abbigliamento risulta, talvolta, obbligatorio. Nella fattispecie, l’obbligatorietà di utilizzo di scarpe antinfortunistiche sul posto di lavoro è determinata in base ai rischi, pertanto se si è tenuti ad acquistare queste calzature per i dipendenti della propria azienda segnaliamo che su fullgadgets.com, negozio online di abbigliamento personalizzabile, è presente una sezione dedicata agli item da lavoro, calzature antinfortunistiche incluse.

Nelle prossime righe andremo a scoprire tutto ciò che c’è da sapere sulle calzature antinfortunistiche, utili a proteggere i piedi durante il lavoro nel momento in cui si è esposti a rischio di ustioni, causticazione, punture o schiacciamento e sulle prescrizioni relative ai vari settori in cui andrebbero utilizzate o sarebbe indicato, ma non obbligatorio, farlo.

Cosa dicono le normative di riferimento sugli obblighi per l’indosso di scarpe antinfortunistiche?

Come abbiamo accennato in precedenza, le scarpe antinfortunistiche rappresentano un obbligo in diverse occasioni. Si tratta, infatti, di calzature molto indicate per particolari categorie di lavoratori. Stiamo parlando di tutti coloro che sono maggiormente esposti agli infortuni sul lavoro. L’utilizzo di scarpe antinfortunistiche sul luogo di lavoro viene prescritto dalla legge 626/94, in grado di delineare tutte quelle norme che garantiscono le dinamiche di sicurezza sul luogo di lavoro. Scarponcini e calzature antinfortunistiche vengono considerate specificatamente dalla norma citata in precedenza, inclusa all’interno dei dispositivi di sicurezza individuale citati in precedenza.

Le calzature antinfortunistiche si prevedono ogni qualvolta può palesarsi, nelle dinamiche di lavoro, rischi di ustioni, causticazione, punture o schiacciamento. È il datore di lavoro a valutare i fattori di rischio prevedibili. L’obbligo di indossare scarpe antinfortunistiche, dunque, riguarda l’onere del datore di lavoro di salvaguardare l’integrità fisica del lavoratore, che dovrà adottare tutte le misure utili per evitare l’infortunio del dipendente. Da quanto affermato, si evince come l’utilizzo di scarpe antinfortunistiche sia assoggettato al controllo da parte del datore di lavoro o del responsabile preposto e nominato dalla figura precedentemente citata.

Quando cade l’obbligo d’uso di scarpe antinfortunistiche?

Per comprendere il carattere della legge è opportuno esaminare il suo contenuto. La normativa relativa all’indosso obbligatorio di scarpe antinfortunistiche afferma che, quest’ultimo, deve tenere conto dello stato di salute del lavoratore e, di conseguenza, riuscire a adattarsi a chi andrà ad utilizzarle e alle sue necessità. Ciò vuol dire che ogni circostanza deve essere valutata singolarmente, in relazione ai bisogni e alle esigenze del lavoratore.

Se vi è una impossibilità di indosso delle scarpe antinfortunistiche o se si tratta di un problema transitorio, però, è sicuramente più facile agire rispetto a quando c’è un’impossibilità permanente. Al di là di questo, occorre sottolineare che il datore di lavoro è responsabile civilmente e penalmente in caso di infortunio del lavoratore nello svolgimento delle sue mansioni. Pertanto, sono necessarie delle valutazioni approfondite per singolo caso prima di procedere con le varie scelte da prendere.